18.03.2010 Acqua di rubinetto pubblica? Si grazie - Monastero del Bene Comune

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giovedì 18 marzo 2010

18.03.2010 Acqua di rubinetto pubblica? Si grazie

L’iniziativa promossa da Legambiente “Acqua di rubinetto pubblica? Si grazie” domenica 21 marzo - in occasione della giornata mondiale dell’acqua indetta dall’Onu per il 22 marzo – è condivisa e sostenuta anche dall’Associazione Monastero del Bene Comune che presso il Monastero di Sezano (Valpantena) propone in collaborazione con l’Università del Bene Comune, i percorsi della Facoltà dell’Acqua volti a creare una nuova cultura della società civile fondata sull’accesso all’acqua come diritto ed alla salvaguardia del medesimo come “bene comune”.

Con l’emanazione della legge n.166 del 2009, tutti i servizi pubblici essenziali locali sono collocati sul mercato e quindi sottoposti alle regole della concorrenza e del profitto, in questo modo il soggetto pubblico e quindi i cittadini sono privati della gestione diretta dei beni essenziali per la vita quali l’acqua.

Nei corsi della Facoltà dell’Acqua, giunti oramai al quinto anno a Sezano, il prof. Riccardo Petrella (presidente) oltre che il dr. Rosario Lembo (direttore) hanno sottolineato che:
- La mercificazione dell’acqua è espressione della mercificazione della vita, perché l’acqua è essenziale alla vita, per questo inalienabile, irrinunciabile e come tale non può che essere un diritto.
- Oggi nell'immaginario dominante pensare alla vita, significa disporre del potere della ricchezza, del poter essere proprietario di quei beni e servizi che sono essenziali alla vita.
- Se tutto diventa merce e quindi oggetto di scambio nel mercato, ciascuno può pensare di essere in lotta per la vita, per la sopravvivenza, per la felicità.
- Ecco perché la cultura dominante oggi dice che i diritti vanno conquistati, si arriva a parlare di “merito dei diritti” che si raggiungono perché più forti e capaci degli altri.
- “Non vali più perché sei cittadino di un territorio, ma sei un soggetto del mercato nel quale se disponi di ricchezza vivi: non è più la città il luogo del vivere insieme, ma il mercato il luogo della competizione per la vita”.

Per questo è necessario e urgente una inversione di rotta rispetto alla privatizzazione del bene comune acqua, espressione emblematica del diritto umano universale alla vita e quindi appartenente al campo della "res-pubblica" e del governo pubblico. In tal senso, lo scorso 4 marzo presso il Monastero di Sezano, all’incontro di apertura dei corsi 2010 della facoltà dell’Acqua si è messa in evidenza la positiva esperienza dell’odierno Consorzio CO.VI.SE Val d’illasi che mette radici nel vecchio consorzio Ca.Vi. che fin dal 1926 gestisce pubblicamente con ottimi risultati il bene comune acqua.

Invitiamo quindi la cittadinanza a venire in piazza Bra, non solo per degustare l’acqua di rubinetto, ma anche per informarsi sulle iniziative da intraprendere per contrastare l’attuale legge che mercifica l’acqua. Ricordiamo in particolare la manifestazione nazionale indetta dal Forum dei Movimenti per l’Acqua assieme a centinaia di Associazioni ed Enti locali, sabato 20 marzo a Roma alla quale aderiamo assieme al Comitato Veronese Acqua Bene Comune.

Riferimenti:
ing. Alessandro Mazzer (presidente) l cell. 349 8126644 Associazione Monastero del Bene Comune l via mezzomonte, 28 Verona l Tel. 045 4853060 monasterodelbenecomune@gmail.com - www.monasterodelbenecomune.org

dr. Rosario Lembo (direttore) Università del Bene Comune – Facoltà dell’Acqua - via Rembrant, 9 Milano l Tel. 02 4079213 info@universitadelbenecomune.org - www.universitadelbenecomune.org

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