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sabato 13 luglio 2013

> Malala all'ONU: "quando mi hanno sparato la paura è morta"

Discorso della ragazza pachistana nella sede dell'Assemblea generale
"Oggi non è il mio giorno, è il giorno di tutti coloro che combattono per i propri diritti": lo ha detto la giovane attivista, ferita lo scorso anno alla testa dai talebani, dal Palazzo di Vetro dell'Onu
"Non sarò ridotta al silenzio dai talebani". Lo afferma Malala Yousafzai, ragazza pachistana diventata simbolo della lotta contro l'estremismo dei talebani, intervenendo all'Onu, dove ha incontrato il segretario generale Ban Ki-moon.
"Quando mi hanno sparato la paura è morta così come l'essere senza speranza": dallo sparo sono "nati forza e coraggio. Il loro proiettile non mi ridurrà al silenzio", afferma Malala, sottolineando che gli estremisti hanno paura del cambiamento. "I terroristi abusano del nome dell'Islam a loro beneficio". "L'Islam è una religione di pace e la pace è necessaria per l'istruzione". 
"Oggi non è il mio giorno, è il giorno di tutti coloro che combattono per i propri diritti": lo ha detto la giovane attivista, ferita lo scorso anno alla testa dai talebani, dal Palazzo di Vetro dell'Onu. "Sono qui e oggi parlo per tutti coloro che non possono far sentire la propria voce", ha proseguito la giovane.
Ovazione per Malala al Palazzo di Vetro dell'Onu. "Ecco la frase che i talebani non avrebbero mai voluto sentire: buon 16esimo compleanno Malala": cosi' l'ex premier britannico Gordon Brown, oggi inviato delle Nazioni Unite per l'educazione, ha salutato il discorso della ragazzina tra gli applausi scroscianti dei presenti.
New York, 12-07-2013
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=179698

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