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mercoledì 22 aprile 2020

Il Papa: le tragedie naturali sono la risposta ai nostri maltrattamenti


Il Papa: le tragedie naturali sono la risposta ai nostri maltrattamenti

 mercoledì 22 aprile 2020

Francesco: la nostra casa comune non è un deposito di risorse da sfruttare. Nella Giornata mondiale della Terra, siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la terra perché casa di Dio




Il Papa ha dedicato l'udienza di oggi alla Giornata mondiale della terra, a cinque anni dalla pubblicazione della Laudato si'. "Abbiamo peccato contro la terra", il mea culpa. "La terra non perdona. Se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta", il riferimento all'oggi. Serve "un piano condiviso per scongiurare le minacce contro la nostra casa comune". A partire da due "incontri importantissimi": la Cop 15 a Kunming la Cop26 a Glasgow.
“Dobbiamo crescere nella coscienza della cura della casa comune”. Ne è convinto il Papa, che ha dedicato la catechesi – trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico – a questo tema, in occasione della 50a Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) e nel 5° anniversario della sua enciclica “Laudato si’”.
“Come possiamo ripristinare un rapporto armonioso con la terra e il resto dell’umanità?” si è chiesto Francesco nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta strreaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicata alla Giornata mondiale della terra, che si celebra oggi.
"Tante volte perdiamo la visione dell’armonia, che è quello che fa lo Spirito Santo, anche nel nostro rapporto con la gente, con il prossimo, con i poveri, con la terra”, ha detto Francesco a braccio: “Abbiamo bisogno di un modo nuovo di guardare la nostra casa comune. Intendiamoci: essa non è un deposito di risorse da sfruttare”. “Per noi credenti il mondo naturale è il ’Vangelo della Creazione’ – ha ricordato il Papa – che esprime la potenza creatrice di Dio nel plasmare la vita umana e nel far esistere il mondo insieme a quanto contiene per sostenere l’umanità. Il racconto biblico della creazione si conclude così: ‘Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona’” .
"Quando vediamo queste tragedie naturali – il riferimento, a braccio, all’oggi – sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E se chiedo adesso al Signore cosa ne pensa, non credo che dica: ‘È cosa molto buona’. Siamo stati noi a rovinare l’opera del Signore”. “Nel celebrare oggi la Giornata mondiale della Terra, siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la terra, perché essa non è soltanto casa nostra, ma anche casa di Dio”, l’appello di Francesco: “Da ciò scaturisce in noi la consapevolezza di stare in una terra sacra!”.

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