Meditazione domenica dell'Ascensione - Monastero del Bene Comune

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sabato 23 maggio 2020

Meditazione domenica dell'Ascensione




Il tuo potere, Signore, non รจ come il nostro potere, come la tua pace non la nostra pace: il potere del sole che sprigiona la vita, la gloria dell'umile esaltato davanti a tutta la creazione, il potere di amare e perdonare e salvare: Signore, fa che almeno la tua chiesa non conosca altri poteri, in attesa di essere anche lei partecipe della tua Ascensione. Amen

Atti degli Apostoli 1, 1-11; Efesini 1, 17-23;
Mt 28,16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono.
Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: «A me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato.

Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Salmo 46

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perchรฉ terribile รจ il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Perchรฉ Dio รจ re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

***
Aprire il libro degli Atti degli Apostoli, รจ come aprire l'album di famiglia: ogni pagina richiama sempre nuove evocazioni. Ci si vorrebbe soffermare a lungo su ognuna perchรจ tutte sono importanti... dal racconto della prima lettura raccolgo i vv. 9-11 della scena finale
"9 Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 10 E poichรฉ essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 “Uomini di Galilea, perchรฉ state a guardare il cielo? Questo Gesรน, che รจ stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerร  un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”.
Giร  dal racconto dell'esodo e poi nella vicenda di Maria, nel battesimo di Gesรน, nel racconto della trasfigurazione la nube รจ manifestazione dell'agire di misterioso di Dio. Essa esprime efficacemente l'impressione di sentirsi avvolti in qualcosa di piรน grande di noi, di non manipolabile nemmeno attraverso la conoscenza.
Fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi”. Sono i verbi dell’assunzione. Dio ha accolto la vita di Gesรน, ha riconosciuto e fatto suo l'abbassamento di Gesรน.
Il massimo dell’abbassamento corrisponde al massimo dell’innalzamento. Ancora una volta Dio non smentisce il suo agire paradossale. Egli manifesta la sua potenza nella debolezza, la sua vittoria nella sconfitta della croce. Ebbene, tutto ciรฒ รจ assunto (forma verbale passiva!). E con Gesรน ogni uomo e ogni donna sono assunti, cioรจ presi in carico. D'ora in poi, l’umanitร , che รจ terra, รจ anche cielo. In Gesรน il cammino dell'umanitร  appartiene ormai ormai al mondo di Dio e Dio non รจ estraneo, indifferente alla storia.
In questa cornice dalle tinte un po' apocalittiche, la narrazione diventa un grande annuncio di positivitร  e di fiducia nella materia, negli eventi e piรน intensamente nella famiglia umana.
รˆ per questo che gli apostoli non possono starsene impalati con lo sguardo perso all'insรน. Ma devono vivere nel “frattempo”. Nel qui e ora protesi verso quel compimento che รจ appena incominciato.
Il brano evangelico lo troviamo a conclusione del Vangelo di Matteo, eppure, pur trovandosi alla fine, non v’รจ dubbio che esso ci parli di un inizio, o meglio, di una ripartenza.
16 Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro fissato.
Matteo ci fa notare che sono in undici. Questo numero ricorda il segno della defezione: uno ha tradito ed รจ sempre possibile riviere quell’amara esperienza.
La precisazione geografica della Galilea รจ proprio l’indicazione del ripartire. รˆ in Galilea che hanno ricevuto la prima chiamata ed iniziรฒ per ciascuno di loro l’esperienza della sequela.
Cosรฌ Matteo dice alla sua comunitร  che il discepolato รจ un’esperienza da riprendere continuamente. In realtร , questo testo รจ di fatto un inno alla consegna della missione e al discepolato.
Esiste poi la menzione al monte.
Nella Bibbia, il monte รจ sempre rivelativo di un nuovo progetto, di una nuova vocazione che si disvela. Il monte di Mosรจ, il monte di Elia, il monte delle Beatitudini, il monte della trasfigurazione, il monte della preghiera solitaria del Cristo.
Questo appuntamento perรฒ lo aveva fissato Gesรน. Se anche dopo la defezione ci รจ sempre possibile riprendere la sequela, รจ perchรฉ Gesรน ci viene sempre a cercare e, con la sua iniziativa, ci rimette in piedi, ci coinvolge con sempre nuovi attestati di fiducia.
17 Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni perรฒ dubitavano.
I sommi sacerdoti avevano fatto circolare una maligna insinuazione a proposito della risurrezione di Gesรน, ma anche il gruppo della comunitร  dei discepoli non rimane esente dalla perplessitร . …SI PROSTRARONO…ALCUNI PERO' DUBITARONO.
Credo che sia la piรน fedele fotografia della Chiesa di tutti i tempi: fede e dubbio camminano insieme. Anzi, la fede si alimenta nel dubbio e quest’ultimo dalla fede.
รˆ questa in fondo la ragione per cui una sana consapevolezza delle proprie perplessitร , anche nel cammino di fede, non guasta affatto. Ricordo la testimonianza di un anziano teologo benedettino sull'essere teologo: “ Non si puรฒ essere teologi seri se non si รจ sperimentato dentro di sรฉ il brivido dell'ateismo”. Analogamente, possiamo pensare che Gesรน affidi l'annuncio della fede grazie a questa presenza di dubbio. L'annuncio e la testimonianza dell'Evangelo si qualifica come maturo quando comprende (prende dentro) le ragioni della non fede.
La fede evangelica non รจ un blocco monolitico di veritร  cui accordare un’adesione intellettuale e basta. รˆ invece una relazione vitale col Signore, e, come tutte le relazioni, รจ soggetta ad alti e bassi.
Gesรน sa molto bene come stanno le cose e, pertanto, non si meraviglia, non smette di scommettere sul cuore umano.
18 E Gesรน, avvicinatosi,
Il testo originale recita: Ed essendosi avvicinato, Gesรน parlรฒ. รˆ il medesimo atteggiamento del Pellegrino che si avvicina ai due di Emmaus.
Questa prossimitร  del Signore รจ semplicemente meravigliosa: egli รจ il fedele. Possiamo avvertire una grande consapevolezza di fede; possiamo sentirci lontani, abitati dal dubbio. Il Signore Vivente non s'allontana dalla realtร  dell'umano.
disse loro: “Mi รจ stato dato ogni potere in cielo e in terra.
รˆ la piena confessione di fede della Chiesa nel Signore pasquale quale risultato del dono dello Spirito, dono espresso nel vangelo di Matteo con l’avvicinarsi di Gesรน. Quelle parole significano: Cristo รจ tutto!
19 Andate dunque e fate discepole (!) - รจ diametralmente opposto alla vecchia traduzione che recitava: Ammaestrate tutte le nazioni- , battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato.
Egli quindi si consegna totalmente nonostante le nostre perplessitร  perchรฉ sa che possiamo essere coinvolti dalla sua chiamata e, a nostra volta coinvolgere (immergere – battezzare) altri dallo stesso amore coinvolgente (nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo).
In altre parole, per quanto opaca possa risultare la nostra esistenza, siamo comunque in grado di amare e di servire. Non grazie a merito o attitudini speciali, ma perchรฉ lui ha scelto di incontrarci e di condividere con noi il suo cammino. Come dire? A lui andiamo bene cosรฌ.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
L'inizio del di Matteo presenta Gesรน come l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Ora quell’affermazione รจ ripresa e rilanciata per il cammino della comunitร  credente. รˆ una solenne affermazione che confessa Gesรน come Jhwh, il Dio dell’alleanza, colui che non si pone in concorrenza ma che intende stare dalla parte dell'umanitร  per sempre.
L’assunzione – ascensione di Gesรน รจ infine il piรน bell’atto di amore del risorto. Non s’impone con la sua fisicitร  ma si consegna con il suo amore, donando quanto รจ di piรน intimo: lo Spirito. In un certo senso รจ presente allontanandosi. Potremmo dire: facendoci spazio. Egli si consegna a noi e ci affida la testimonianza dell’evangelo. Si fida di noi piรน di quanto noi non ci fidiamo di noi stessi.


Ricordiamo davanti a te, o Signore
  • I 700 braccianti che il 22 maggio, nel foggiano, hanno dato vita alla cosiddetta “Manifestazione degli Invisibili”.
  • Gli 84 morti in Asia per il ciclone Amphan.
  • La situazione drammatica per il Coronavirus in America Latina e specialmente in Brasile.
  • Le annessioni dei territori Palestinesi della Cisgiordania a Israele.
  • La giornata del 23 maggio a ricordo di Peppino Impastato, Falcone e Borsellino e delle vittime delle mafie.
  • Il ricordo di Aldo Moro.
  • I 300 naufraghi che vagano in mare trattenuti su navi adducendo la motivazione dell'emergenza del Coronavirus.
Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza
  • 50 anni fa, il 20 maggio del 1970 veniva sancito lo Statuto dei Lavoratori.
  • Il 21 maggio del 96, i 7 monaci trappisti di Tibhirine hanno offerto la splendida testimonianza di amore al popolo algerino e di dialogo spirituale con i fratelli e le sorelle dell'islam.
  • Ieri si รจ concluso il mese di preghiera del Ramadan.
  • Nel 5° anniversario dalla pubblicazione della Laudato Si, 42 istituzioni religiose ritirano gli investimenti in energia fossile.
  • L'albergo etico, รจ attivo in parecchie cittร  italiane. รˆ gestito da giovani con disabilitร  e valorizza le diversitร .
Per la bontร  che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo


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