Ricordiamo davanti a te, o Signore
14 anni fa la tragedia di Lampedusa. Il 3 ottobre 2013 davanti all’isola siciliana più vicina all’Africa che all’Italia, morirono 368 migranti. Il peschereccio sul quale viaggiavano stipati, si rovesciò inabissandosi a circa mezzo miglio dall’isola italiana di Lampedusa. Etiopi ed eritrei erano partiti due giorni prima da Misurata, in Libia, salendo su un’imbarcazione di circa venti metri.
PORT-AU-PRINCE, 01 OTT - È iniziato l'anno scolastico ad Haiti, ma molte scuole sono rimaste chiuse a causa dei tanti sfollati dalle violenze delle gang, molti bambini tenuti in ostaggio da gruppi criminali, non possono tornare a scuola all'inizio dell'anno scolastico.
L'omicidio è la prima causa di morte tra i minori in Ecuador. Questo tipo di delitto è aumentato del 448% dal 2021 nel Paese registrando 335 decessi nel 2022.
Circa il 58% del territorio brasiliano sta affrontando gli effetti di quella che è considerata la peggiore siccità avvenuta nel Paese negli ultimi 50 anni. L'estrema siccità che colpisce diverse regioni del Brasile ha ridotto a circa 70 centimetri la profondità di alcuni fiumi dell'Amazzonia.
Beirut, 'oltre 2000 morti in Libano in un anno di guerra'. In tutto il Paese nei combattimenti tra Israele e Hezbollah a Beirut, fuori servizio tre ospedali nel sud del Libano a causa dei raid israeliani'. Inoltre, la strada che porta al principale passaggio umanitario per migliaia di libanesi verso la Siria è ora interrotta.
Tanzania: pubblicità alle sparizioni dei dissidenti, sospesi tre quotidiani. Stop di trenta giorni alla licenza di pubblicare online per un'animazione critica nei confronti della repressione del governo.
Dossier Antigone: Mai così tanti ragazzi negli istituti penali per minorenni. In 22 mesi i giovani detenuti sono cresciuti del 48% “Nelle carceri minorili si respira una tensione mai vista prima. Nessun progetto educativo per i minorenni reclusi”.
Ancora un operaio morto in un cantiere ferroviario e, ancora una volta, di mezzo c’è il sistema di appalti e subappalti. Un operaio di 47 anni ha perso la vita alla stazione di San Giorgio di Piano, nel Bolognese, travolto dall'intercity Roma-Trieste.
Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...
Aiutaci a custodire la speranza
Cresce l'utilizzo delle strutture che una volta erano della criminalità organizzata. La Fondazione con il Sud ha avviato otto progetti nelle regioni del Mezzogiorno: "L'obiettivo è ridare ai territori beni che una volta erano gestiti dal malaffare e che ora invece sono occasione di lavoro e inclusione per molti".
Come già per Siria, R Democratica del Congo e Sud Sudan, Libano, Afghanistan, Ucraina e Terra Santa dal 2013 al 2023, Francesco indice per il prossimo lunedì, primo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas a Israele, una giornata di orazione e astensione di pasti per invocare il dono della pace.
Disabilità, CoorDown in piazza per promuovere il diritto all'autonomia. In occasione del 13 ottobre, Giornata nazionale della sindrome di Down, parte la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "Pensa che io possa, così forse io potrò". Un invito a riconoscere i propri pregiudizi e a cambiare prospettiva sulle disabilità intellettive.
Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria, gloria in excelsis Deo…
Spirito di Dio, fa della tua Chiesa un roveto che arde d’amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco col tuo olio, perché l’olio brucia anche.
Dà alla tua Chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fa un rogo delle sue cupidigie.
E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a te, coperta di fango e di polvere dopo tento camminare, credile se ti chiede perdono. Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l’olio di letizia.
E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie e senza rughe, all’incontro con lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente: “Sposo mio”. (Tonino Bello)
Gen 2, 18-24 Eb 2,9-11
Mc. 10, 2-16
In
quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla
prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la
propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato
Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio
e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del
vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio
della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo
lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due
diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola
carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A
casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E
disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra,
commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne
sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini
perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al
vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini
vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti
appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie
il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di
loro.
***
Il brano si trova all'interno del discorso di Gesù contro il pensiero dei dodici. In alcune circostanze i discepoli avevano manifestato l'aspirazione ad assumere un ruolo rilevante nella nuova realtà che Gesù andava annunciando: chi è più importante, qual è la strategia per risultare vincenti, a chi va riconosciuto il primo posto ecc.
Gesù ha sempre respinto questo modo di pensare e, ponendo al centro un bambino, ha sempre inteso presentare un ideale di relazioni in cui, finalmente, il criterio del potere condizionante e costrittivo fosse escluso. Il criterio della competizione e della dipendenza subalterna è estraneo da ciò che deve caratterizzare i rapporti nella comunità dei discepoli e delle discepole di Gesù. Al paradigma del potere, tipico della mentalità mondana dominante nel suo tempo, sia nella politica come nella religione, egli sostituisce quello del servizio, cioè del farsi carico portando e condividendo i pesi e le difficoltà.
In questo senso, la realtà del Regno che egli va annunciando è davvero alternativa, una proposta che illumina: Abbiate sale in voi e siate in pace con tutti, ovvero, smettetela di essere in competizione gli uni con gli altri, come tutti. In questo modo rischiate di non avere alcun sapore, come, appunto, il sale insipido non ha sapore.
La sequenza di questo racconto si articola in tre momenti: il dialogo con i farisei, il dialogo con i discepoli e la vicenda dei bambini.
Gli ambienti sono invece due: all'aperto e in casa.
All'aperto, stava parlando alla folla. È gioco forza pensare che il contenuto dell’insegnamento di Gesù fosse in linea con quanto ha rimarcato fino a questo momento, vale a dire la fondamentale uguaglianza tra le persone, anzi, la scelta preferenziale di chi sta all'ultimo posto.
I farisei lo interrompono per metterlo alla prova; in altre parole, per distoglierlo da questo pensiero tanto presente e tanto forte in lui. Il punto di forza della loro religiosità era appunto costituito dal criterio di importanza, di osservanza, di conoscenza e di puro ed impuro: un sistema di separazioni che necessariamente attribuiva rilevanza ad alcuni e irrilevanza ad altri.
Il contenuto della interrogazione, non è relativo al divorzio o all'indissolubilità del matrimonio. Il problema sotto posto a Gesù è relativo al ripudio.
“Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. Se ella, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito e anche questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, gliela consegna in mano e la manda via di casa... Dt. 24, 1ss
In precedenza erano i piccoli ad essere esclusi, sottomessi, impediti, ostacolati perché considerati naturalmente subalterni. Ora sono le donne. L'essere umano ha deciso di dare ordine alla vita sociale e comunitaria del popolo di Dio attraverso rapporti di dominio su altri esseri umani considerati inferiori in nome della legge di Dio.
Gesù audacemente entra in conflitto con questa legge e, criticando l'autorità di Mosé, il quale si è piegato alla debolezza (per la sclerocardia vostra) ha disatteso il desiderio di Dio.
Gesù da parte sua fondando l'autorevolezza della sua proposta sull'intenzione originaria di Dio, afferma che tutte le diversità, come appunto quella di genere e altre, non sono per osteggiarci, ma per incontrarci nella assoluta uguaglianza di dignità.
Nel regno, vale a dire nelle cose secondo Dio, non funziona il paradigma dell'hostis-nemico ma quello dell'ospes-ospite. Quelli che sono nella casa, cioè nella comunità dei discepoli, la Chiesa, queste cose le devono ben sapere e soprattutto calarle nella concretezza anche della vita affettiva familiare.
La scena dei bambini richiama e sinteticamente riassume l'intera tensione tra la posizione di Gesù e quella dei discepoli. Qui i piccoli sono rappresentanti di colui che cacciava i demoni pur non essendo del gruppo dei dodici (anche a lui i discepoli volevano impedire di fare una cosa secondo Cristo), ma sono anche rappresentanti delle donne, altra categoria ritenuta inferiore e dipendente.
Nella comunità del vangelo queste pratiche di subalternità, di dipendenza, di competizione e di divisione devono assolutamente scomparire.
Salmo 127
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!