L’ARTE
DELL’AUTOBIOGRAFIA:
LA
SCRITTURA COME CONOSCENZA DI SÈ
con
Antonio
Zulato
1°
incontro
sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018
Presso
Monastero del Bene Comune
Comunità
Stimmatini di Sezano
(VR)
“Scrivere
l’autobiografia significa fare dono alla propria vita
di
una dimora dove sia degno ciò che accade…”
ANTONIO
ZULATO, laurea in filosofia, docente presso la “Libera
Università dell’Autobiografia” di Anghiari (AR), dove ha fatto
tutto il percorso di formazione col Prof. Duccio Demetrio per
diventare “Esperto in Metodologie Autobiografiche” titolo che
comporta la possibilità di istituire e condurre “Laboratori di
scrittura autobiografica” le cui finalità sono quelle di
approfondire la conoscenza di sé e di migliorare la comunicazione e
le relazioni con gli altri.
Perché
la scrittura autobiografica?
La
scrittura possiede un grande potere di conoscenza e cura di sé
riconosciuto dalle scienze umane e dalla psicologia clinica.
Il
valore terapeutico o bonificante della scrittura dà voce alla
memoria che ridice ciò che è rimasto nella mente e nel cuore
aprendo uno spazio capace di fornire senso e ricerca al “qui ed
ora”.
Raccogliere,
ordinare, trasfigurare poeticamente o simbolicamente la memoria, in
un getto d’inchiostro incontrollabile ed inesauribile, è vivere
l’esperienza della propria ricchezza e diversità. interiore.
Presentazione
laboratorio
Il
laboratorio di “scrittura autobiografica” è un luogo e un tempo
in cui si elaborano le strategie per recuperare i ricordi
significativi della propria vita.
Perché
ripensare (e scrivere) la propria storia?
Per
acquisire una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie
potenzialità, dei propri desideri profondi, quelli che ci
collocano nell’ordine della trascendenza.
Per
prendere coscienza dei nostri limiti, dei nostri errori, e iniziare
un percorso di riconciliazione con essi, compito indispensabile per
affrontare o confermare i progetti futuri con maggior chiarezza (o
senza i condizionamenti che il nostro passato talvolta ci
impone).
Per
individuare i nostri simboli forti attorno ai quali ritrovare le
radici del nostro essere.
Per
scoprire i propri punti di forza e trovare il filo conduttore che
lega fatti, momenti e scelte della nostra vita e recuperarne il
senso unitario.
Per
prenderci cura di noi stessi e ritrovare la nostra individualità
sacra e intoccabile.
Il laboratorio
vuole rappresentare, oltre che un momento di riflessione sulle teorie
e le pratiche della scrittura di sé, l’esperienza concreta delle
tecniche narrative e della loro capacità di far emergere
l’invisibile che è in noi.
Si tratta
innanzitutto di un’esperienza autoformativa che ci offre
l’opportunità di conoscere maggiormente noi stessi e gli altri
attraverso l’affinamento delle capacità di osservazione.
Programma:
Autopresentazione:
motivazioni e “attese”;
Prime
scritture laboratoriali;
Introduzione
teorica al metodo e al pensiero autobiografico;
Sperimentazione
del valore formativo della scrittura come strumento di
consapevolezza e di autoanalisi;
La
scrittura spontanea;
Haiku:
straordinario strumento della memoria autobiografica; nozioni
teoriche e pratiche di scrittura;
Esercitazioni
di scrittura: le emozioni dei ricordi, il piacere del racconto, la
cura di sé attraverso la ricomposizione di trame, di personaggi e
la ricerca del senso nel corso della propria vita; individuazione
dei propri “simboli” forti;
Momenti
di condivisione (libera) per riflettere sulle potenzialità del
confronto di esperienze e di storie.
1°
incontro
Sabato
3 (dalle 15 alle 19)
Domenica 4 febbraio 2018 (dalle 9.00 alle 18.30)
iscrizione
e informazioni:
email:
monasterodelbenecomune@gmail.com | tel. 328 9152257