venerdì 15 marzo | Sciopero Mondiale per il Clima! - Monastero del Bene Comune

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sabato 9 marzo 2019

venerdì 15 marzo | Sciopero Mondiale per il Clima!

A Verona
- Programma -
Ore 9:00: ritrovo in piazza Bra, davanti a palazzo Barbieri, nell'attesa che tutti abbiano il tempo di arrivare.
Ore 10:00: partenza da piazza Bra, inizio della marcia.
Percorso della marcia: Piazza Bra, Via Roma, Corso Cavour, Portoni Borsari, Corso S. Anastasia, Piazza Dante, Via Dante Alighieri, Via Stella, Piazza Bra Palazzo Barbieri.
Ore 11:30: proseguimento della manifestazione in piazza Bra.
Ore 12: la parola agli esperti
- Giovanni Beghini di ISDE Medici per l'ambiente, il tema trattato sarà "Cambiamenti climatici e salute".
- Luciano Butti, professore di Diritto dell'Ambiente all'Università di Padova.

Stiamo finendo il tempo per poter limitare l'impatto che i nostri errori avranno su noi stessi.

Nel 2015, i nostri governi, a Parigi, si sono presi l'impegno di proteggere il nostro futuro rispettando una serie di punti che permettano di mantenere l'aumento della temperatura globale entro i 2°C. Oltre questa soglia di aumento, infatti, alcuni dei fenomeni che avverranno, saranno: aumento per numero e intensità dei fenomeni climatici estremi, rapido scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento dei livello dei mari, ondate di calore, forti momenti di siccità. A causa di tutto ciò, ci si aspetta che 250 milioni di persone saranno costrette ad emigrare. Per non parlare del fatto che tantissime specie animali non riusciranno ad adattarsi al cambiamento e finiranno per estinguersi.

Siamo abituati a pensare che tutto ciò avverrà chissà quando, perché ora non percepiamo alcuna minaccia. In realtà, già oggi milioni di persone vengono definite migranti “climatici”, poiché non hanno più terra fertile in cui abitare e devono trasferirsi per sopravvivere.

Gli impegni dei governi nazionali per politiche e misure di mitigazione non sono abbastanza decisivi per assicurarci che il cambiamento climatico non sia più una minaccia per l’uomo e per tutte le specie viventi del pianeta.
I ritardi politici sono causati da varie ragioni: i tempi brevi delle scadenze elettorali che riducono la capacità di affrontare temi di medio e lungo termine, il condizionamento degli interessi economici che ruotano attorno ai combustibili fossili, le difficoltà sociali e occupazionali della transizione e l'impreparazione ad affrontare un cambiamento inedito di così vasta portata.

I politici di oggi non si preoccupano del futuro in cui vivranno i giovani di tutto il mondo. Finché non inizieranno a concentrarsi su ciò che deve essere fatto perché la nostra specie possa sopravvivere, piuttosto che su ciò che è politicamente possibile, non c'è speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi.

La nostra biosfera viene sacrificata in modo che un numero molto ridotto di persone possa continuare ad accumulare enormi somme di denaro.

Quindi crediamo sia ora di fermarci, interrompere le nostre attività, scioperare, per ripensare al nostro sistema che è attualmente insostenibile, e per far capire a politici che vogliamo un cambiamento radicale. Vogliamo garantire una vita serena alle future generazioni.

Ragazzi, perché studiare per un futuro che presto potrebbe non esserci più, perché nessuno sta facendo nulla per salvarlo? E che senso ha imparare i fatti quando i fatti più importanti non significano niente per la nostra società? A che cosa serve l'educazione quando i nostri governi non ascoltano gli educati?

Oggi usiamo 100 milioni di barili di petrolio ogni giorno. Non ci sono politiche per cambiarlo. Non ci sono regole per mantenere quell'olio nel terreno. Ma non possiamo salvare il mondo seguendo queste regole: le regole devono essere cambiate.

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