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venerdì 29 gennaio 2010

> 2010 gennaio - Dopo Copenaghen, per la salvaguardia del creato

Religioni e Culture in dialogo per la Vita del Mondo 
Firenze, domenica 31 gennaio
10-01 volantino fronte-retro.jp Sarà il suggestivo Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio,  la sede del singolare quanto atteso Colloquio su “Dopo Copenaghen, per la salvaguardia del creato” momento particolare di confronto interculturale e interreligioso che, richiamando alla memoria gli indimenticabili ‘Colloqui mediterranei’ voluti proprio nel palazzo comunale fiorentino dall’allora Sindaco Giorgio La Pira, offrirà il naturale spazio per un rinnovato e plurale contributo da parte di ‘uomini e donne, giovani e adulti di fedi, religioni e culture diverse’, come esprime il sottotitolo dell’evento.


A nome dell’Amministrazione fiorentina il Sindaco Matteo Renzi ha offerto volentieri la prestigiosa sede ed il Patrocinio del Comune al Colloquio che, ideato nell’ambito del Seminario toscano di dialogo ebraico-cristiano-islamico coordinato da Marco Bontempi, ha subito riscontrato un interesse ed un coinvolgimento inaspettati ed oggi viene promosso sinergicamente dai responsabili di Istituzioni, Chiese, Comunità e Associazioni fiorentine, toscane e di carattere nazionale oltrepassando agevolmente i confini regionali ed ottenendo l’attenzione e la partecipazione di organizzazioni quali i ‘Giovani Musulmani d’Italia’, l’Istituto buddista Italiano ‘Soka Gakkai’ e l’ Associazione Monastero del Bene Comune di Verona.

La relazione introduttiva sarà tenuta dal Prof. Riccardo Petrella, noto docente all’Università di Lovanio in Belgio e insegnante di ‘Ecologia umana’ presso l’Accademia di Architettura dell’Università Svizzera Italiana di Mendrisio, presidente dell’IERPE, Istituto di ricerca europeo con sede in Bruxelles all’avanguardia sulle questioni relative all’ecosistema e alle dinamiche politiche e sociali emergenti a livello globale, uno dei massimi esperti in materia e promotore, insieme al portoghese Mario Soares, del Contratto Mondiale sull’Acqua.

Seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni promotrici che, articolando la riflessione sul tema, esprimeranno i rispettivi orientamenti e approfondimenti in materia. Hanno già annunciato la loro presenza, con specifici contributi tematici, i responsabili delle principali presenze religiose, spirituali e culturali cittadine e toscane: il rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze e Siena, Rav. Joseph Levi ed Izzeddin Elzir, imam della Comunità islamica di Firenze e portavoce nazionale dell’UCOI, Mons. Timothy Verdon, presidente della Commissione per il Dialogo della Chiesa fiorentina e Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, un responsabile dell’Istituto buddista italiano ‘Soka Gakkai’ e Mauro Garuglieri, delegato di AC per la Toscana, il pastore della Chiesa Battista, Raffaele Volpe e Debora Spini, presidente del Concistoro Valdese, gli arcipreti delle Chiese Ortodosse Russa e Greca, Georghi Blatinski e Nikolas Papadopoulos, Elise Chapin, della Chiesa Episcopaliana Americana di St. James e Michael Griffiths della Anglicana di St. Mark, il pastore Mario Affuso della Chiesa Apostolica Italiana e Paola Libanti, responsabile dell’Associazione veronese Monastero del Bene Comune.

Qualificati esponenti delle altre confessioni, tradizioni e associazioni promotrici, inoltre, ci regaleranno una mattinata certamente ricca di approfondimenti e provocazioni. Anche il mondo giovanile, variamente articolato in Associazioni e Movimenti, faranno sentire le proprie voci: i responsabili dei ‘Giovani Musulmani d’Italia’ e della FUCI,  del Centro internazionale Studenti e Opera per la gioventù Giorgio La Pira, oltre che responsabili di varie Associazioni e Movimenti presenti in ambito regionale, quali l’AGESCI e il Movimento Studenti di Azione Cattolica.

L’iniziativa si colloca in un momento storico di particolari emergenze ambientali, considerate anche le insoddisfacenti conclusioni della Conferenza di Copenaghen e le ripetute catastrofi naturali, e porrà all’attenzione locale e globale le principali questioni irrisolte in sede ONU dai responsabili delle Nazioni: l’equilibrio dell’ecosistema, la condivisione delle risorse disponibili (energie rinnovabili, ricerca scientifica, lotta alla povertà…), l’acceso universale ai beni comuni (acqua, alimenti, medicinali, educazione, lavoro…), uno sviluppo autenticamente sostenibile, l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni persona, popolo, nazione e religione nell’ampio contesto planetario.
Ne scaturirà certamente una riflessione comune e pluralmente partecipata, occasione opportuna per rilanciare a livello territoriale e internazionale le questioni irrisolte dai Governi nazionali a Copenaghen, con l’apporto caratteristico di uomini e donne credenti aperto a tutti gli uomini di buona volontà per rivalutare il ruolo di Istituzioni internazionali (ONU, UNESCO, FAO …) rafforzate da un’emergente riaffermazione del diritto e della cittadinanza planetaria. Il modello del Colloquio potrà inoltre dare nuovo impulso ad un metodo di lavoro capace di comporre in unità le molteplici positive diversità su temi di carattere generale e di diretta incidenza in ambito territoriale: esso potrebbe essere una preziosa occasione per riproporre la prospettiva lapiriana del ‘sentiero di Isaia’, un orizzonte di pace, bellezza e armonia universale verso il quale Firenze può ancor oggi esprimere la sua singolare vocazione e missione.

Per informazioni: e.cacioli@libero.it - cell. 334.7261377

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